Mentre perdiamo quote sul mercato del turismo internazionale e mentre i più importanti scali italiani (vedi innanzitutto Fiumicino a Roma) costringono i passeggeri a disagi come la puntuale perdita dei bagagli, in Italia non si abbassa la febbre degli aeroporti. Anzi. Così continuiamo a sprecare denaro pubblico, e ad aprire e chiudere aeroporti fantasma.
Una delle regioni che conta più scali è l’Emilia: quelli certificati Enac sono a Parma, Bologna, Rimini e Forlì. Ci sono poi dieci scali minori e l’aeroporto “Città del Tricolore” di Reggio Emilia, che dopo dieci anni di inutilizzo è stato messo sul mercato dal Comune, in attesa di un acquirente privato.
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