I boschi bruciano, specie al Sud, e il governo promette di correre ai ripari. Il ministro Corrado Clini parla in modo esplicito di un «circuito dell’illegalità», dove tutto si tiene: dallo smaltimento illegale dei rifiuti, offerto dai clan dellamalavita organizzata a un decimo del prezzo di mercato, all’inquinamento ambientale; dai roghi tossici all’aumento della mortalità per tumori. In attesa di un rapporto che arriverà presto sulla scrivania di Clini e di una decisa presa di posizione del governo, anche per scuotere le amministrazioni locali spesso colluse o indifferenti, alla catena degli sprechi dei boschi manca un ultimo anello. Quello delle finte e inutili guardie forestali. Il fenomeno, purtroppo, è in aumento con numeri ormai fuori controllo e con una totale impotenza da parte di sindaci e assessori delle regioni del Sud. In Sicilia ad oggi si contano 28.542 persone pagate per la salvaguardia dei boschi della regione. Sì, avete capito bene: un esercito di guardiani per spegnere, o prevenire, incendi che invece si moltiplicano. Il costo di questa milizia dello spreco è pari, ogni anno, a quasi 700 milioni di euro.
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